33 anni, insonne.
Ingegnere, webdesigner, cuoco.
Geek senza speranza.
 
 
 
Touched Touched
by Paola Pittoni

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98 pgs
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Interiezioni
噢.
E' un po' che non faccio un post alla Chun 嘛?
E con tutti che mi scrivono di sofficini e carbonare su facebook, mi è venuta una fame 啦!
Non ne avreste pututo farne a meno 嘍?
哈哈.













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Monday, 11 January 2010 @ 21:51 - link - 2 comments
I LOVE Taipei
Questo video è semplicemente PERFETTO per chi ama questa città.
E per chi ama Leehom.

GRAZIE.

(Io l'ho visto questa sera "live" e piangevo).

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Friday, 1 January 2010 @ 05:06 - link - 4 comments
Christmas 2009
Vabbé.
Il giorno di Natale non è stato proprio dei migliori.
Ma mi sono decisamente rifatta nel weekend successivo.
E non solo per il concerto di Shin a Miramar (spettacolare) dove il pazzo ha lanciato tra il pubblico il lanciabile. Scarpe comprese. Risparmiandoci, dio grazie, i calzini.

E poi, tutto nella tradizione.
Albero di Natale nel nuovo centro commerciale: check.

Omino di zenzero gigante in mezzo alla strada: check.

Regali sotto l'albero con renne danzanti: check.

PANDORO di pasticceria: check.

PANETTONE di pasticceria (che mi sono pure mangiata): check.

W.O.W.

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Wednesday, 30 December 2009 @ 12:45 - link - 1 comments
Come un buco nero
No.
Va bene dimagrire.
Va bene lavorare.
Va bene che non ho molta voglia di farmi-la doccia-asciugarmi-i-capelli-vestirmi-farmi-sei-piani-di-scale-a-piedi-e-uscire.
Ma la vocina nella mia testa dice: budellino alla salsa di soia 紅燒大腸, tofu puzzolente fritto 炸臭豆腐, zuppa con sanguinaccio di anatra 麻辣鴨血.
ORA.

Quindi, questa volta, mi faccio del male da sola.











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Thursday, 10 December 2009 @ 20:25 - link - 1 comments
Quello che potete mangiare con - 2.0
2.0 - Quello che potete mangiare con circa 11 euro, aka, un altro "all you can eat", questa volta ad Yilan, realizzato nell'interno di una splendida serra.

Alla fine del pranzo io stavo male. Veramente.
Le persone con me?
"Andiamo a prenderci una crepe con il gelato e le noccioline?"

Hanno un dono.



















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Monday, 23 November 2009 @ 13:14 - link - 1 comments
Tutti a tavola
Oggi sarò caritatevole e vi posterò la solita lista di cose buone in un comodo orario pre-cena.
Brava eh?













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Friday, 13 November 2009 @ 01:58 - link - 2 comments
Quello che potete mangiare con - 1.0
Presa dal turbine delle cose da fare -come cercare di capire cosa sia una matrice BCG o una segmentazione nonché indovinare quale cacchiolina sia la corretta ortografia della parola heiress, sempre perché gli sceneggiatori della mia vita stanno "scrivendo il plot di 3 stagioni in 5 puntate" (cit.)- e non avendo, quindi, molto tempo per scrivere, inauguro una nuova serie di post chiamata "Quello che potete mangiare con", ovvero il meraviglioso mondo degli all you can eat a Taiwan.
Buon appetito!

1.0 - QUELLO CHE POTETE MANGIARE CON CIRCA 12 EURO.
[Naturalmente le quantità di tutto sono illimitate]



























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Tuesday, 20 October 2009 @ 22:42 - link - 4 comments
1010
E' festa, è il compleanno di Chun (no, non la mia pianta) e ho pochissimo tempo perché devo prepararmi per il concerto di Khalil stasera.
Quindi? Cibo.
(Perché IO, invece, amo mangiare in questo paese).













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Saturday, 10 October 2009 @ 13:03 - link - 1 comments
Trenini, galassie e distanze culinarie
"Oh Lord, grant me the strength and capacity to change what I can change, and the fortitude to endure what I cannot and the wisdom to know the difference".

Aka.
Un taglia-incolla su spicciole riflessioni su trenini, galassie e distanze culinarie.
My vision (from my personal notes - January 2008)
The idea is renewing old recepies, making them more suitable for the actual customers. The main points are using new tecnologies with simple products, being influenced from other countries cusines basic techniques and making every single dish something really beautiful to see, not just good to eat, cause eating must be a
complete senses experience.
Finding a way to express a concept, trasforming the act of cooking in arts and the simple eating in a true experience.
From the 10 main points of this philosophy, these are mine:
1.Cooking is a language that allows cooks to express themselves. Cooks create for themselves, although they wish to share their creations with others and hope they will be appreciated.
2. Cooks take risks; they know their suggestions may not be understood.
3.Their creations set out to stimulate all the senses. But the culinary action can also surpasse what is just physical and lead to emotional and intellectual aspects. Diners are not passive. The act of eating requires a specific disposition.
4.The creator relates with other disciplines to achieve the above, also with new technologies.
5. All products have the same gastronomic value.
6. The ideal means of expression is a degustation menu.
7. Cooking is a way of life. The restaurant is not just a business.
Ma è possibile ancora "finding a way to express a concept, trasforming the act of cooking in arts and the simple eating in a true experience" quando, oltre ad avere solo il Dolceforno Harbert, i tuoi fuochi sono tutti altissimi, solo per saltare non per stufare, non hai un microonde, non hai un tritatutto, non hai un mattarello, non hai un minipimer, non hai uno sbattitore elettrico, chiedi "avete XXX" e loro "CERTO!" e poi ti trovi con delle melanzane come queste, con del formaggio rancido, con il sale grosso che sala in maniera assurda, senza prosciutto cotto, senza burro fino alle 4 (e devi preparare tutto per le 6), con l'olio di semi di girasole invece dell'olio d'oliva?

E' possibile con il tuo lavapiatti-commis che parla SOLO cinese e che in questa bella lingua, mentre magari devi velocemente aggiungere qualcosa al tuo piatto, tu debba tenere presente che 糖 (táng) vuole dire zucchero e 湯 (tāng) vuole dire zuppa o brodo, 番茄醬 (fān qié jiàng) vuole dire SIA salsa di pomodoro che **KETCHUP**, 奶油 (nǎi yóu) è la panna mentre 黃油 (huáng yóu) è il burro e -attenzione- salato e dolce (咸 甜) si dicano xián e tián?
Senza contare che non puoi dire, tipo, una cosa stupida come "gamberetto" e farti capire senza contesto perché "gamberetto" (蝦) si dice xiā e ci sono almeno 14 parole che si pronunciano esattamente nella stessa maniera, e che poi tu magari la pronunci pure male e allora ce ne sono tipo 100?

E' possibile tenendo presente che i commenti alla tua cucina nazionale di base, niente visioni eh, sono che:
  • le orecchiette con le cime di rapa non sanno di niente
  • il ragù di agnello è troppo saporito
  • l'insalata di pasta non sa di niente
  • la parmigiana sa troppo di formaggio
  • la bruschetta è difficile da mangiare e poi "non si potrebbe aggiungere un po' di funghi e mais?"
  • il pollo in fricassea non ha abbastanza spezie (e tu "e no, non ne ha nessuna... sa, è in fricassea...")
  • il filetto alla rossini va bene, ma ci andrebbe qualche altra cosa in più
  • l'amatriciana ha il grasso del maiale che "ai taiwanesi non piace"
  • la crostata alla nutella sa troppo di cioccolato
  • e, per finire, il dessert di yogurt e caffé "è acido" (e tu "beh... perché è YOGURT?!")?

E' possibile ancora quando tu cerchi di trovare qualcosa di diverso, qualcosa di inusuale, ma non stavolgente, qualcosa come gli gnocchi, ma poi "sì...beh... però non sarebbero meglio... gli spaghetti?"? E scopri che li ha in menu un solo ristorante italiano, Piattini e Vini, ma si parla di un posto da 1500 nt a persona, quasi 3 volte quello che ci si aspetta di spendere per una cena "all you can eat", quindi con target SUPER fancy che ci sta dentro a mangiare praticamente qualunque cosa solo per dire all'amica del parrucchiere che ha mangiato G'N'OCCI?

O quando pensi che lo gnocco fritto sia una buona idea, ché lo sai che se lo vendessi in un night market c'avresti la fila fino al prossimo decennio, ma poi realizzi che in un "ristorante italiano" la gente non si aspetta il fritto perché "il fritto è tipico cinese"? Come non ci aspetta che tu serva la trippa o la cotoletta alla milanese, perché TROPPO simili alla 大腸麵線 o 大大雞排? E sulla tua proposta di risotto ti viene cristallinamente detto "no, perché il riso lo facciamo meglio noi"? E' possibile quando a 西門町 c'è un posto che propone "solo risotto" e scopri che si limita a condire il riso bianco con il pomodoro o il nero di seppia, ma va bene così, come per noi va bene andare al "ristorante cinese" e mangiare il pollo con bambù e funghi? E un taiwanese non l'ha mai mangiato in vita sua quel pollo con il bambù e funghi.

E' possibile quando qualunque piatto che comprenda la verdura è solo ed esclusivamente visto come contorno, nessun piatto principale, tanto meno la pasta, che, indipendentemente dal sapore, nel momento in cui abbia dentro le verdure e solo quelle "non sa di niente"?
Si prendano le orecchiette di cui sopra. I broccoli costano pochissimo, la pasta è economica e a Taiwan piacciono piatti agliati e piccanti. AKA: la pasta con i broccoli è per-fet-ta.
E invece.
Controlli e nessun, dico NESSUN ristorante italiano o pseudo italiano di Taipei le ha in menu, di livello alto o basso che sia. Perché? Semplicemente perché "per una pasta *italiana* con le verdure nessuno spende dei soldi". Period.

Male.

Non si tratta di gusto, si tratta di quello che ti ASPETTI da un piatto italiano. Ma la cosa grave è. Non che ti aspetti da un VERO piatto italiano, ma di un piatto italiano che troveresti nel TEXAS. Perché QUELLO è ciò che ti aspetti come italiano qui.
La margherita è in menu solo ai ristoranti con target fighetti (come il Café Grazie) e comunque nessun Taiwanese spenderebbe 400nt (8 euro) per una cosa che ha SOLO su la mozzarella e il pomodoro.
Ed è vero che la carbonara piace. Ma nessuno paga per una carbonara in un ristorante cool, perché la prende a mezzogiorno dal Doctor Pasta e spende 3 euro per il menu a set completo. Come uscire per andare da Sadler ed ordinare un tramezzino con il tonno da 25 euro.

Pensare al di fuori della scatola culinariamente è poco usuale già per noi, ma qui è quasi inimmaginabile, visto che, di principio base, non viene fatto MAI.
Non è una questione di gusto, ma solo di cultura. E non sto dicendo che siano conservatori loro più di quanto non lo siamo noi.
Si prendano ad esempio i pomodori. A Taiwan sono considerati frutta, si mangiano con la macedonia e si vendono al super nella confezione con lo zucchero. Le salsicce di maiale sono dolci. Nel senso, proprio dolci.
Ora si provi ad immaginare lo zio Mario, che arriva a Taiwan e va al "ristorante cinese". E gli portano, tra le altre cose che sanno di coriandolo e zenzero, le salsicce di maiale dolce e i pomodori con la macedonia. Si chiederebbe tutto il tempo "ma dov'è il mio riso alla cantonese?".

Al di là della comprensione con un commis, che può essere superata in due mesi, o la mancanza del minipimer, che può essere comprato, quello che manca è quindi la premessa numero uno. Rimanere fedele alla mia visione culinaria.

MA. La dura realtà è che la vera cucina italiana a Taipei NON VENDE.

Alberto Zambotti è il proprietario del Chianti un ristorante alla moda che serve "piatti italiani". Qui non si sta parlando del Bellini o del Morita (che sono catene giapponesi di ristoranti italiani), ma di un tipo italiano che ha, probabilmente, sposato una taiwanese e deciso di aprire un ristorante. Bene.
Il piatto più venduto del Chianti è il "pesto chicken pasta".

Quante volte in vita vostra avete visto del pollo dentro una pasta al pesto? Ecco.
Lo chiedi allo Zambotti e lui ti va a rispondere (articolo del Taipei Times):

<<"Chicken is not used much in Italian food," he said, "but Taiwanese really like eating chicken, so we created this dish." He said he tested the dish on Italian friends first, because he insists that he wants all the dishes to stay true to the "spirit of Italian cooking," even if not all the recipes are found in an Italian cookbook.">>

PAM! Il punto è esattamente QUESTO. Ci sono MILIONI di ricette di cucina tradizionale italiana, possibile che per vendere si debba andare a proprorre proprio LA RICETTA CHE NON C'E'? Allora dove rimane l'italianità?
CERTO, che si può fare un pesto con il pollo e magari è pure un'idea brillante ed è buonissimo, ma lo si può anche vendere come "proprio tipico italiano" quando, cazzo, tra tutti i milioni di ricette regionali che ci sono nel mio paese, proprio quella è appena stata inventata?

La mia visione di cucina, la cucina che voglio fare, è una rielaborazione di quello che già c'è, non qualcosa di assurdo che non è necessario, tutto quel TROPPO messo lì per stupire o trovare per forza qualcosa di insolito. C'è già un Oldani.
Certo, qui non parliamo di alta cucina, parliamo di pollo nel pesto.
Ma il punto è che io non voglio aprire un ristorante ITALIANO che, per vendere in questo paese, debba mettere il pollo nel pesto. Altrimenti si apra un ristorante fusion che metta il pollo del pesto, ma, cazzarola, senza venderlo come la ricetta tipica di mia nonna perché lei, il pollo nel pesto, non ce lo metterebbe in un milione di anni.

Poi un giorno.

Poi un giorno saltano fuori i proprietari del Samela, che, non solo è un posto dove io vorrei vivere, non solo è il ristorante DEL drama di Jiro e la D, ma, senza che io ci rischi un centesimo, mi assicurano in lungo e in largo "che no, le persone vanno educate, che VEDRAI che gli facciamo piacere il VERO italiano, così battiamo l'americano che ha aperto un ristorante di bistecconi a 10 minuti da qui ed è sempre pieno".

Poi un giorno, tu ci vuoi credere.

Peccato poi cadere sulle orecchiette con i broccoli.

.

Mi ci è voluto un anno per rinunciare ad avere il trenino elettrico.
Poi, di colpo, me ne hanno regalato uno.
E' stato mio per 6 minuti, ma si sono sbagliati.
In realtà, non funziona.

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Thursday, 1 October 2009 @ 22:49 - link - 1 comments
真好吃
Lo so.
Sono indietro di mille post: la sfilata di Marc Jacobs, le lasagne con il Dolceforno Harbert, il mio corso di taiwanese.
Ma recupererò.
Intanto beccatevi il primo post alla Chun della stagione.











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Saturday, 12 September 2009 @ 12:10 - link - 3 comments
Little Italy
Tra le cose più difficili da riuscire a cucinare a Taipei ci sono le lasagne e la pizza.
Non perché, come erroneamente si possa pensare, non si trovino gli ingredienti base, aka la mozzarella, il prosciutto o il parmigiano. No.
Ma perché, nella tipica casa taiwanese, manca... IL FORNO.
E non parlo delle casettine microbiche di noi expat poveracci, ma di signorili ville a più piani con cucine degne di questo nome.

Tuttavia, per la fortuna degli italiani di Shida, la nostra università possiede una cucina che farebbe invidia anche a Gualtiero Marchesi.

Avete letto bene: la nostra UNIVERSITA', che offre anche corsi di gastronomia a vari livelli.

E quindi, per la fiera dedicata ai paesi del mondo, un manipolo di coraggiosi compatrioti tra i quali la sottoscritta, con l'aiuto di qualche fidanzata autoctona, ha deciso di svegliarsi presto e, ogni mattina, venire a girare la besciamella o fare il soffritto per il ragù per preparare lasagne, pizza e tiramisù nell'attrezzatissima cucina.

Risultato?
Allo Stand Italia, tutto sold out prima delle 12.30.











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Thursday, 27 August 2009 @ 23:33 - link - 4 comments
Dite tutti CHEESE
Una delle grandi differenze culinarie del mio paese d'origine (o di quello vicino) e la mia patria di adozione è IL FORMAGGIO.

Al di là della spruzzata immancabile di parmigiano che firma più o meno ogni primo italiano, senza quasi accorgerci, il formaggio è un elemento base della nostra cucina.
Ve la immaginereste una pizza senza mozzarella? O le pere senza il cacio? O non avere in menù il risotto ai quattro formaggi, la focaccia allo stracchino, la fonduta con la fontina e nemmeno il tiramisù?
Persino no al toast con la sottiletta o ai formaggini Tigre?
Il taleggio, il quartirolo, la ricotta, il primosale, l'asiago e il pecorino?
Insomma.
Una vita triste.

E come farebbero a vivere i nostri cugini bleus?
(No, non i puffi. I Francesi).

L'altro giorno, in Provenza, al supermercato, mi sono resa conto che gli Italiani sono NULLA al confronto dei Francesi per quanto riguarda il banco dei formaggi.
Un intera 'isola' per quelli al pezzo e un paio di corsie di frigo per quelli confezionati.
Le immagini parlano da sole.

La smetto qui per non spammarmi il post da sola.

E a Taiwan?

Sebbene sia possibile riuscire a mangiare una pizza decente, con un ricordo più o meno degno di 'mozzarella' (con gli stessi risultati che separano la pizza di Spizzico da una tradizionale napoletana cotta in forno a legna), a meno di non spendere una cifra relativamente ENORME in un vero ristorante italiano, il formaggio è un elemento praticamente assente dalla cucina taiwanese e le ricette tradizionali mancano anche di burro (persino l'olio di oliva è una esotica rarità).
Con questo non voglio dire che tutto sia cucinato in modo scondito o al vapore.
Sfatiamo subito il mito da 'vedi che bello una cucina leggera' dicendo che, nella maggior parte dei casi, qui anche le verdure sono saltate con lo strutto.
Ma di burro e formaggi in genere, che noi tanto amiamo mettere nelle insalate, nelle frittate, nei primi, negli antipasti o come secondi a sè, non c'è traccia.

Questo significa una vita senza gorgonzola, brie o emmenthal?

Assolutamente no.
Se mi venisse una voglia compulsiva di roquefort alle 3 del mattino so di potere contare sul bancofrigo dei 家樂福 (Carrefour) aperti 24 ore e sparsi in tutta la città, dove non mancano mai i formaggi più noti, tanto quanto nelle nostre Esselunga non mancano i tacos o i preparati per fare i muffins.

E se volessi qualcosa di ancora più specifico, come il mascarpone Polenghi o la mozzarella Santa Lucia, potrei sempre rivolgermi al più costoso ma eccezionalmente fornito supermecato del 101.

Quindi, niente panico.
Anche qui e' possibile togliersi ogni soddisfazione, con l'unica pecca di pagare, in una citta' dove una cena costa 4 euro, il prezzo originale di una caciotta del GS: 2 euro e 50.
E trovandosi a trascorrere il giorno di Natale seduti ad un tavolo di un centro commerciale, con la più esotica cena che ci possa venire in mente.
A Taipei.

[La mia cena di Natale 2008]

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Monday, 24 August 2009 @ 01:31 - link - 2 comments
Taiwan in Italy
Missing Taipei? SURE. But.

Diciamo che, in questo mese e mezzo, pur mancandomi la vera abbuffata quotidiana, ho tentato comunque di tenermi in allenamento con tutto cio' che sono abituata a scofanarmi.
Come anche:

珍珠奶茶 trovato in vendita in un baretto di Chinatown. Seppur CARISSIMO e fatto alla 'maniera di Hong Kong', ho quasi pianto quando ho visto l'insegna sulla vetrina.

火鍋. Agnello, maiale e manzo, con una montagna di verdure. Nella migliore tradizione Momo Paradise, ma senza bonazzi a servirtelo.

Ottimo お好み焼き cucinato dalla Narby (ma, a volte, anche comprato a mezzogiorno al ristorantino sotto casa).

Manzo saltato con cipolle come fanno al 士林夜市 e focaccette con il cipollotto.

Dolce di tapioca e frutta in latte di soia, lontano parente di gelatine di erba medicinale, 珍珠 e frutta (ci si accontenta di poco).

Sushi e sashimi "finche' non muori" in un brunch da 16.50 euro.

Almeno ora SO che anche in Italia, per un po', posso sopravvivere.

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Monday, 17 August 2009 @ 17:21 - link - 1 comments
禮物
Volevo raccontarvi della sciùra Maria che, al night market di 士林, mi regala sempre un piattino extra di mochi (<- questo è giapponese, eh! "餅") al forno. Anche se ne compro soltanto uno.
Volevo raccontarvi che stasera mi ha pure dato la zuppa di 紅豆 (fagioli rossi) e anche il 綠茶 (the verde) da portare a casa.
Volevo raccontarvi che, preoccupatissima che non avessi il microonde, mi ha salutato dicendo "e ricordati che puoi chiedere di scaldarla in un qualunque 7-Eleven".
E sì.
Potrei davvero entrare in un minimarket alle 4 di notte e chiedere di scaldarmi la zuppa della sciùra Maria.

Ma, sono TROPPO stanca per raccontarvi tutto per bene.
Quindi.
Abbiate pazienza. E beccatevi il Chun's mode.











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Thursday, 21 May 2009 @ 00:10 - link - 1 comments
Amazing
Ero qui solo per postare la mia solita serie di foto di cose da mangiare.
Ma mi SI IMPONE almeno una postilla di quello che la D ha fatto ieri.

Sul suo blog, come vi avevo già raccontato, la mia Sis preferita è solita avvisare, tra le altre cose, dei suoi spostamenti in aereo, per evitare che le fans perdano giornate intere non sapendo quando e dove parte o arriva.

Ieri pomeriggio era in programma un viaggio ad Hong Kong e nel sud della Cina, che l'avrebbe visto tornare solo all'alba del 20 maggio. Insomma. Un gran bel giro promozionale.

Se non fosse che anche i migliori prendono il raffreddore e alla piccola D gli è venuto l'influenzone da luce. E fino a qui.

MA. Secondo voi.

Cosa fa un IDOL alle 5 e mezza del pomeriggio, con due borse sotto gli occhi sponsorizzate dalla Samsonite e un colorito "che più bianco non si può"?
Ma *NATURALMENTE* si mette a registrare un video con la cam della zia Pina per avvertire le fans che non ci sta proprio proprio dentro questa volta, ma che giura sulla testa della sua Barbie preferita che farà il possibile per posticipare tutto l'ambaradàn e vedere le sue fans il più presto possibile.

IO DICO.
COME SI FA A NON AMARLO?
Ora può avere TUTTI i miei smalti.

E, adesso, cibo.











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Friday, 15 May 2009 @ 01:28 - link - 3 comments
西餐
Ok.
Sono rassegnata totalmente al fatto di vivere in un paese dove il contatore delle carote è diverso da quello dei cavolfiori e anche da quello dei broccoli.
(E quindi -per i lettori non chinese speakers- per dire "tre carote", "tre broccoli" e "tre cavolfiori" si usano tre termini diversi per la parte relativa al "tre").
Ma.
Ci passo sopra, visto quello che mi scofano ogni giorno. Anche western style.













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Wednesday, 6 May 2009 @ 01:43 - link - 2 comments
No, questo non è il blog di Chun
Ma. Seriamente. Io come faccio a vivere senza?













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Monday, 27 April 2009 @ 22:22 - link - 2 comments
生氣
我生氣一點點。我知道我從來跟我朋友不說中文。可是我不用中文不是因為不會。我學會了,我會說(也許我說得不好,可是我會說),但是不跟他們。所以我跟他們不說中文,可能是因為他們想不到我會用。
Ok 啦。 沒關係啊。
現在。。。好吃的東西!












(這是我的生日"蛋糕")

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Monday, 20 April 2009 @ 00:32 - link - 2 comments
試試看
我的中文不好。我知道啊!可是現在我學了8個月的中文了。所以如果我這裡用中文不試寫就我非常笨。我知道這裡大部分的人看不懂中文。但是我想要試試看。
主要問題是。我應該說什麼?我的中文不夠好寫一個正常文章。我真的不知道說什麼。
所以我覺得我剛剛寫了這一個最笨和最無用的文章。下次我做得更好。
哈哈!
因為我不想寫太無用的文章,我把這些吃的東西放在這裡。我希望你們喜歡這些。












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Thursday, 16 April 2009 @ 21:08 - link - 1 comments
Jump!
Non riuscirò a descrivere la gentilezza della tipa che chiama il suo capo per farti venire a prendere in macchina e portarti nel perfetto onsen giapponese sperso tra le montagne e tu che non dubiti per un solo picosecondo che le cose non siano esattamente come appaiono, la piscina termale incastonata tra rocce e cascate, il pesce che ti si scioglie in bocca insieme al foie gras, la stanza della pensione che sembra uscita da un drama, la vasca da bagno grande come casa tua e la tv con lo schermo ultrapiatto che l'accendi e c'è il video di Tank di Hanakimi. Con Chun.
Non riuscirò a descrivere le tue amiche che giocano a Go e bevono aceto, mentre tu ti lanci in ardite conversazioni linguistiche e ti finisci la tua speciale hot pot alla tapioca e latte.
E "perché nella pignatta il caldo ti schiatta" non riuscirò nemmeno a descrivere cosa voglia dire scegliere un pesce di due chili mentre ti guarda, ignaro del suo destino, con i suoi occhioni sberluccicosi, e decidere di mangiarlo metà in zuppa e metà lessato con le verdurine.
Non riuscirò a descrivere i fiori nei capelli, il tramonto, il sigaro, il cibo, Malasun, il vecchio Mao, i fidanzati della Elly, rossino, camicino, spiedino, righino, cappellino, tartarughino asiatico, fiorellino, (...) e i surfisti tutti.
Infine non riuscirò a descrivere quanto sia stato speciale condividere 10 giorni e 1400 chilomentri con la Ellina, che si è sparata 25 ore di volo solo per venirmi a trovare.

Quindi, al solito. Accontentatevi di quello che vi racconterà la mia Chloe.

[JUMP!]

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Thursday, 9 April 2009 @ 17:45 - link - 3 comments
Di certo di fame non muoio
Cioè.
Io devo ancora raccontarvi di come Taiwan festeggia il NATALE.
Come farò?
Ho post da scrivere che aspettano da mesi e mesi.
E adesso 420 fotografie (superstiti da un monte di 1200) da editare, 10 giorni di studio da recuperare ed alcuni clienti italiani che urlano implellenti aggiornamenti da fare.
Voglio una vacanza e ne ho appena finita una.

Comunque, non vi preoccupate.
Di certo di fame non muoio.













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Wednesday, 8 April 2009 @ 21:56 - link - 1 comments
Nota (con qualche immagine di cibo)
So che alcuni di voi aspettano più o meno ardentemente (?) le foto di Bespin.

Vi dico già che non sono molte e, onestamente, neanche particolarmente interessanti.
Forse perché, alla fine della storia, la città sulle nuvole mi è parsa molto bella, ma, in qualche modo, vuota.

Comunque sia, non ho avuto tempo di editarle in questi giorni, visto che ho finto di studiare per il 今天的考試, quindi abbiate pazienza (presumo che possiate vivere benissimo senza).

Per pura cattiveria, vi lascio con le solite foto di cosette deliziose da mangiare.

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Wednesday, 11 February 2009 @ 23:45 - link - 3 comments
Mission Impossible
Sperando di fare ritorno da tutte le sue cosine a Taiwan (il che non è, sfortunatamente, affatto detto), la Pappu è in partenza per Hong Kong (香港). Missione: un visto per i prossimi 4 mesi grazie all'ormai famosa "sgamossa della Jenny".
Se ce la farà o meno, lo scoprirete nella prossima puntata.

Nel frattempo, beccatevi le robette mangiate nell'ultimo periodo.
(Sentivate la mancanza dei post alla Chun, eh?)

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Wednesday, 4 February 2009 @ 00:58 - link - 2 comments
Friends in a strawberries field
Di fragole, persone, e gruppi culturali ad alto contenuto alcoholico, parleranno le foto.

[Friends, strawberries and a lot of alcohol]

Quello che è il vero ed unico pensiero della giornata è.
Gli idols non sono tutti uguali.

YUZHE, TI MERITI TUTTO IL MIO RISPETTO.

[Oltre che, naturalmente, la vagonata di soldi spesa nelle tre versioni del tuo primo album, le due del secondo, i dvd dell'inguardabile "Rolling Love", i tuoi due tremendi photobook, i tre libri del già sopra citato drama, una decina di riviste che rendono "Top Girl" una lettura colta e persino il libro di ricette...].

E sì. Se ve lo state chiedendo.
Oggi ho incontrato La D.

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Saturday, 31 January 2009 @ 01:30 - link - 0 comments
Miracolo nella 99esima strada
Provate voi a fare 54 impiattate di cucina creativa alla Sadler con soli 6 piatti e 8 forchette (e un totale di 9 commensali) e cucinare una cena di 6 portate con 3 pentole.

Forse domani mi serve un miracolo.

(Oppure. Almeno UN GENERALE che capisca. Come in Babette).

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Saturday, 17 January 2009 @ 00:41 - link - 2 comments
Senti che bel rumore
Cosa vuoi che ti dica io?
Senti che bel rumore.

[Capodanni Tropicali]

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Monday, 5 January 2009 @ 19:34 - link - 1 comments
週末快樂
Menomale che ci sono i weekend (週末).
(中文折磨我).

[Miaoli County with friends]

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Tuesday, 23 December 2008 @ 18:57 - link - 3 comments
Revenge
Questo.
Per ripagare qualcuno che l'altro giorno, alle 4 del mattino, mi sbandierava sotto il naso pizzettine e tramezzini.

Buon appetito.















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Tuesday, 9 December 2008 @ 21:35 - link - 5 comments
Cose deliziose, Laura e Jiro
Ancora in giro con Jiro.
Ancora tanto vento.
Ancora piatti straordinari.
(基隆, ovvero *IL* Night Market).

E.
Una Laura in più.
(Buon compleanno!)

[Cose deliziose, Laura e Jiro: immagini dalla Costa Nord]

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Monday, 1 December 2008 @ 00:46 - link - 4 comments
It's a kind of magic




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Wednesday, 5 November 2008 @ 14:32 - link - 2 comments
Cucina cio' che vuoi

Queste cose pallettiformi sono la versione a polpetta del piu' famoso お好み焼き (okonomiyaki).

Avvicinarsi ad una EFFETTIVA POLPETTA fatta con l'impasto quotidianamente spalettato dalla prima e suprema REGINA DELLA POLPETTA (aka Licia), un po', magari, inquieta.

Ma sono davvero STRA-BUO-NE.

Con l'impasto, con tanto di seppiolone all'interno, vengono riempiti degli stampi in una piastra di ghisa. Quando una meta' e' cotta, si girano le palline usando degli stecchini (capite, e' una roba giapponese metti-la-cera-togli-la-cera e quindi un po' si deve soffrire) e si cuoce l'altra meta'.

Peraltro, ordinandole, si scopre che, effettivamente, a volte il magico 個 deve essere proprio sostituito con il piu' corretto 份, a rischio, altrimenti, di vedersi servire una palletta sola.

Per finire.

La domanda e'.
Se gia', come sanno gli estimatori (vero Beba?), l'okonomiyaki non e' propriamente un cibo leggerissimo, ma tipo ne mangi tre bocconi e sei sazio, la densita' di uno di questi cosi e' paragonabile a quella di una pulsar?

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Thursday, 16 October 2008 @ 19:10 - link - 3 comments
Chun's mode
"La tua traformazione in CHUN è completa, mio giovane padawan..."

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Wednesday, 1 October 2008 @ 23:05 - link - 3 comments
Perché io sono un cuoco
"You must be imaginative, strong hearted. You must try things that may not work. And you must not let anyone define your limits because of where you come from. Your only limit is your soul. Anyone can cook, but only the fearless can be great".

Posso farlo! Posso farlo!

L'esperimento è perfettamente riuscito: posso cucinare un piatto di spaghetti dal gusto completamente e totalmente italiano con meno di 25nt a porzione (50 cents di euro) usando solo prodotti locali.

Certo, non presenterei questo a Raspelli come il mio piatto migliore, ma conosco ben poche persone che noterebbero davvero la differenza tra questa pasta australiana e la mia deCecco.
E la salsa di pomodoro è valsa davvero l'ora e mezza (non scherzo) che c'ho messo a sceglierla. Giusto un po' più dolce della deRica, ma consistenza e tipologia sono perfette.
L'olio d'oliva, assolutamente made in Taiwan, non lo metterei in un piatto a crudo, ma per il sugo o preparazioni simili va più che bene.
Appunto per il futuro? Usare il pesce fresco che praticamente, per un trancio di media grandezza, mi costa uguale a quello naturale in scatola ed è certamente di qualità migliore.

Naturalmente non potevo fare a meno di fotografare i miei spaghetti al tonno.

Ora la vera sfida sarà cucinare per qualcun altro. Di qui.
Ho già iniziato, come dicevo, a spiare la "concorrenza", ma questo sarà oggetto di un mio post futuro.
Per oggi sono solo davvero felice.

Citando un ratto parigino: "...perché io sono un cuoco".

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Saturday, 13 September 2008 @ 20:17 - link - 2 comments
Hot pot

Io AMO l'火鍋 (Hot pot).
Soprattutto quando ti portano TRE strati di carne diversa e una MONTAGNA di verdurine.
E vai a casa con 2 euro in meno.

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Monday, 8 September 2008 @ 00:43 - link - 2 comments
鬼月
Week end trascorso ad Yilan per la fine del 鬼月 (mese degli spiriti) durante il quale dei pazzi scatenati si arrampicano su degli alberi della cuccagna alti una 40ina di metri.

Con un coltello.

[Yilan, 鬼月, visto dalla mia Chloe]

Come al solito si è mangiato. E mangiato.
E ancora mangiato.

E vi faccio notare che questa è la colazione.

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Monday, 1 September 2008 @ 23:44 - link - 1 comments
Paradiso 2.0

A parte l'omurisu che mi sono scofanata oggi, la felicità è anche dovuta al fatto che l'allegra famiglia di tutte le mie cosine NERD è, finalmente, completa.
Ecco il ritratto da mettere sul comò.

Da sinitra: Radek -che sembra gigantesco, ma solo perché Yuzhe è minuscolo- con appoggiata sopra la cardreader della minischeda da 2 Gb che sta dentro a Leehom, Alan, con tutti i suoi strassssssss, il cardreader universale in coordinato con l'hub USB, Yuzhe l'ammmmore mio, e, nuovissimi arrivati, Leehom, con la sua fotocamera Sony Cyberlink integrata e il lettore mp3 e mp4 -ED E' VIOLA-, e Jiro, l'HD da 320 Gb coordinato in bianco, con peso inferiore ai 50 g e spessore di 1 cm.

E sì.
Il fatto che Jiro, finisca DENTRO a Yuzhe e che sia il suo HARD disk, NON è puramente casuale.

Contessina, anche lei qui?

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Friday, 29 August 2008 @ 03:50 - link - 2 comments
Diventare Chun


Oddio, mi sto trasformando in Chun.

Ma come si fa a non fotografare tutto ciò che si mangia? Qui si parla di un pranzo di 2 euro e 40 e una cena di 2 euro e 60, signori. Mica pizza e fichi.
E poi andava festeggiato il primo 臭豆腐 (tofu puzzolente) della stagione.

Comunque, se oggi va come dovrebbe e riesco a trovare Leehom (my supposed-to-be new mobile telephone), da domani la qualità delle foto sminchie random, dovrebbe essere decisamente superiore.
Giusto perché Chloe non me la posso sempre portare in giro, ma certe cose VANNO fotografate, eh!

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Thursday, 28 August 2008 @ 11:50 - link - 1 comments
Mezzogiorno

Menu con bevanda inclusa: 2 euro e 60.
anneyuu, dici che oggi ho speso una cifra esagerata?
^_-

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Wednesday, 27 August 2008 @ 00:57 - link - 2 comments
Touched
Ho deciso.
Queste foto vanno pubblicate anche qui.

Pensieri ed immagini.
Immagini.

[Touch Your Heart]
[Spring Scream]
[FeiLunHai]
[Per voi, in piena fioritura]

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Saturday, 28 June 2008 @ 21:37 - link - 0 comments
Thinking of




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Wednesday, 11 June 2008 @ 10:59 - link - 0 comments