L'ultimo
inevitabile gesto è stato compiuto.
E la mia trasformazione in
bimbaminkia-
teenager taiwanese è completa.
Dopo l'acquisto di cappellini pucciosi, di maglioncini pucciosi, di guantini pucciosi e qualunque altro diminutivo
puccioso che vi venga in mente, oggi sono arrivata al
punto di non ritorno.
Ho comprato una delle 12(mila) riviste di "moda" (la virgoletta, trattandosi di
fashion taiwanese, è d'obbligo) che si trovano sugli scaffali di ogni
7-eleven che si rispetti.
Erano giorni che come un falco volavo in cerchi concentrici sul bancone dei giornali.
A nulla serviva, come placebo, comprare il numero di gennaio del "Taipei Walker", un
magazine specializzato in guide di ristoranti e curiosità gastronomiche dell'area metropolitana (peraltro rivista bellissima).
Avevo bisogno che un'Ayumi Hamasaki con un occhio photoshoppato più grande dell'intero mento mi saltasse in mano alleggerendomi di questi 128 NT (circa 2.50 euro), pari ad un pranzo completo in qualche
night market.
Il mio solito sesto senso, comunque, ci ha visto bene e delle 12(mila) riviste analoghe è riuscito anche a scegliere quella che esprime in modo più schifosamente estremo il mio corrente raccapricciante gusto in materia di vestiti ed accessori.
Arriverò a dire che Rainie si veste
bene?
Spero
davvero di no.
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