Non riuscirò a descrivere la gentilezza della tipa che chiama il suo capo per farti venire a prendere in macchina e portarti nel perfetto
onsen giapponese sperso tra le montagne e tu che non dubiti per un solo picosecondo che le cose non siano esattamente come appaiono, la piscina termale incastonata tra rocce e cascate, il pesce che ti si scioglie in bocca insieme al
foie gras, la stanza della pensione che sembra uscita da un drama, la vasca da bagno grande come casa tua e la tv con lo schermo ultrapiatto che l'accendi e c'è il video di Tank di
Hanakimi. Con Chun.
Non riuscirò a descrivere le tue amiche che giocano a
Go e bevono aceto, mentre tu ti lanci in ardite conversazioni linguistiche e ti finisci la tua speciale
hot pot alla tapioca e latte.
E
"perché nella pignatta il caldo ti schiatta" non riuscirò nemmeno a descrivere cosa voglia dire scegliere un pesce di due chili mentre ti guarda, ignaro del suo destino, con i suoi occhioni sberluccicosi, e decidere di mangiarlo metà in zuppa e metà lessato con le verdurine.
Non riuscirò a descrivere i fiori nei capelli, il tramonto, il sigaro, il cibo, Malasun, il vecchio Mao, i fidanzati della Elly,
rossino, camicino, spiedino, righino, cappellino, tartarughino asiatico, fiorellino, (...) e i surfisti tutti.
Infine non riuscirò a descrivere quanto sia stato speciale condividere 10 giorni e 1400 chilomentri con la Ellina, che si è sparata 25 ore di volo solo per venirmi a trovare.
Quindi,
al solito. Accontentatevi di quello che vi racconterà la mia
Chloe.
[
JUMP!]
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